EVENTI IN OCCASIONE DELLE CELEBRAZIONI PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA MEMORIA 2020

 

Sabato 25 gennaio

Nell’ambito dell’inaugurazione della mostra  “I disegni dei bambini e delle bambine di Terezin” organizzata dal Comune di Livorno

 

Ore 17.30 – Villa del Presidente, Via Marradi 116, Livorno

Intervento musicale del Coro di Voci Bianche di Firenze e di Scandicci
Direttore Lucia De Caro

Inno d’Italia e Inno Europeo

 

Ore 18.30 – Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, Sala del Mare, Via Roma 234, Livorno

BRUNDIBAR
Operina musicale per piccola orchestra, dieci bambini solisti e coro di voci bianche

In collaborazione con Comune di Livorno, Provincia di Livorno, Regione Toscana, Museo di Storia naturale del Mediterraneo e Rete Musica Toscana.

 

Ingresso con donazione fino a  esaurimento posti (gradita la prenotazione al tel. 0586 266711- 266734)

 


 

Lunedì 27 gennaio

Ore 21 – Auditorium del Nuovo Centro Civico di Scandicci, Piazzale della Resistenza, 50018-Scandicci (FI)

BRUNDIBAR
Operina musicale per piccola orchestra, dieci bambini solisti e coro di voci bianche

In collaborazione con Comune di Scandicci, Regione Toscana, Rete Musica Toscana.

Orchestra Scolastica Regionale Toscana ReMuTo
Coro di Voci Bianche di Firenze e di Scandicci
Direttore Volfango Dami

Maestro preparatore coro e bambini solisti, Lucia De Caro

Musica di Hans Krása
Libretto di Adolf Hoffmeister
Traduzione e adattamento Norma Lelli
Preparazione scenica cantanti e lettori Eva Tonietti
Coordinatore ReMuTo Luca Marino

 

Ingresso libero

Quando

Sabato 3 febbraio 2018 ore 18.00

Dove

Teatro Studio Mila Pieralli – Via Donizetti, 58, Scandicci (FI)

Ingresso

Ingresso Libero

Dettagli

Orchestra Scolastica Regionale Toscana ReMuTo

Direttore Volfango Dami

Coordinatore Luca Marino

 

Coro di Voci Bianche di Firenze e Scandicci

Maestro preparatore coro e bambini solisti        Lucia De Caro

Preparazione scenica cantanti e lettori  Eva Tonietti

 

Personaggi e interpreti

Brundibár      Riccardo Rocchi

Aninka          Lara Panconi

Pepíček        Annachiara Felicioni

Passero        Anna Fracchiola

Gatto            Gaia Esposito

Cane           Eleonora Nardi

Poliziotto       Bianca Puccianti

Lattaio          Bianca Morandi

Gelataio        Matilde Pasquini

Fornaio         Gloria Bostan

 

Gli amici di Aninka e Pepíček:

Giovanni Agovino, Chiara Baldini, Carolina e Marco Benvenuti, Elena Brogi, Lapo e Pietro Brugiati, Amelia Campanari, Irene Cannarozzi, Giulia Castaldelli, Sara Ceccatelli, Margot Cipriani, Arianna e Sveva Colantuono, Margherita  Conti, Arianna Dainelli, Arianna Dolfi, Stephan Douana,  Khian Fanid, Giovanni Felicioni, Agata Filippelli Sacco, Emma Forconi, Margherita Furesi, Ramona Gainuta, Naima Ierimonti, Giulia Ingrassia, Alice Judge, Rebeka Karoli, Alessia Lefter, Gilda Lisi, Greta Livieri, Giulia e Sofia Lorenzon, Stella e Noemi Marino, Naima Mastroianni, Sofia Meucci, Leonardo Micelli, Anna Morandi, Arianna e Diletta Nosei, Ennio Nedo Odierna, Anna Pacciotti, Giulia Pasquini, Camilla Pasquinucci, Bianca Pezzi, Chiara  Pieraccini, Emma Rasile, Nicol  Romoli, Andrea Rosafio, Virginia Serni, Benedetta  Simeoli, Sofia Spano, Livia Tarchiani, Sofia Tartagli, Ginevra Tassi, Irene Zacchei, Marta Zecchi

 

Prologo: voci recitanti

Carolina Benvenuti, Margherita Conti, Arianna Dainelli, Naima Ierimonti, Gilda Lisi, Chiara Pieraccini, Nicole Romoli, Andrea Rosafio, Virginia Serni, Benedetta Simeoli.

 

 

L’operina  Brundibár

Hans Krása aveva redatto la prima stesura dell’opera fra il 1938 e il 1939 a Praga. Deportato a Terezín nel 1941, la orchestrò nuovamente per i detenuti del campo. L’opera fu rappresentata per la prima volta il 23 giugno 1943 dai ragazzi deportati a Terezín in occasione della visita della Croce Rossa Internazionale e venne replicata per ben 55 volte in pochi mesi. Il compositore, H. Krása, fu deportato ad Auschwitz e ucciso nell’ottobre del 1944.

La trama racconta la storia di Pepíček e Aninka, due bambini orfani di padre che hanno bisogno di denaro per comprare del latte per la loro mamma molto ammalata. Decidono di fare come Brundibár, il suonatore ambulante di organetto, ovvero di esibirsi per strada danzando e cantando. Ma la gente sembra non curarsi di loro e non versa nemmeno un soldo nel loro cappello. Brundibár, dal canto suo, prepotente e assai burbero, non sopporta la loro presenza, quindi li fa scacciare. I ragazzi non sanno più cosa fare, ma vengono aiutati da tre animali, un passerotto, un gatto e un cane, che coinvolgono l’indomani anche gli scolari del paese riuscendo a scacciare Brundibár e a destare finalmente l’attenzione dei passanti al canto dei bambini. Il cappello di Pepíček si riempie di tanti soldini che permetteranno di comprare il latte alla mamma. Tutti intonano un canto di vittoria. La trama, che apparentemente ha tutte le caratteristiche di una storia per ragazzi, rivela metaforicamente l’anelito di vittoria contro la prepotenza e la malvagità, la speranza di giustizia e di libertà. Questo spirito era ben sentito dagli stessi bimbi protagonisti dell’opera come si evince dalla testimonianza di un sopravvissuto: “Quando noi cantavamo dimenticavamo la fame, dimenticavamo dove fossimo; quando eravamo in scena dimenticavamo ogni cosa e quando alla fine cantavamo la canzone della vittoria immaginavamo di aver sconfitto Hitler. C’era tanto potere in questa musica, tanto potere!” .

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